Sotto il generico titolo di home banking sono infatti compresi sia servizi bancari di internet banking che implicano una connessione con l'istituto bancario per mezzo di una rete informatica e tramite appositi portali web sia quelli di mobile banking per i quali l'accesso avviene tramite reti GSM, GPRS e UMTS.
L'introduzione di questo sistema, oltre ad interessare le banche già esistenti, ha recentemente permesso la nascita di banche totalmente on-line (conti on-line "puri") per le quali le operazioni bancarie possono essere effettuate esclusivamente on-line (tali istituti di credito non possiedono sportelli aperti al pubblico): queste ultime praticano condizioni d'interesse spesso migliori rispetto a quelle praticate sui conti correnti delle banche
"tradizionali" e con costi di tenuta conto pari, o prossimi, allo zero.
Ciò è reso possibile dall'abbattimento dei costi lavorativi e delle infrastrutture necessarie all'attività bancaria.
Alcuni dei servizi di home banking attualmente più diffusi sono:
• visione online dell'estratto conto
• bonifici bancari on-line
• operazioni di ricarica del cellulare
• pagamenti on-line
L'adozione di sistemi di home banking ha portato vantaggi sia alle banche che ai clienti
degli istituti di credito. Per la banca l'adozione di tali prestazioni comporta l'allargamento del target di
clientela, potendo estendere i propri servizi anche all'estero e una riduzione dei costi
lavorativi. I clienti beneficiano invece della maggior comodità dei servizi di home banking e del
loro minor costo rispetto a quelli richiesti direttamente in banca.
1. PRIMO PERIODO PER L’HOME BANKING IN ITALIA
Una delle prime banche a proporre l'home banking a larga diffusione è stata la Cariplo (Cassa di Risparmio delle Province Lombarde) nel 1995. Il servizio richiedeva l'installazione di un client (componente che interagisce con un altro componente) sul proprio PC e aveva un costo di 60.000 lire annue (gli attuali 30,99 euro). In apparente contraddizione con la riduzione dei costi ottenuta dalla banca, rispetto alle operazioni allo
sportello, veniva considerata un'opzione da far pagare al cliente.
La vera rivoluzione iniziò nel 1999 con alcune piccole realtà che adottarono questo metodo, come per esempio Banca 121, Fineco e WeBank che attirarono migliaia di clienti con l'offerta di home banking gratuito. L'esperienza di Banca 121 terminò con l'acquisizione nel 2002 da parte del gruppo Monte Paschi che allontanò i clienti imponendo costi improponibili ai correntisti, mentre il successo di Fineco continuò
nonostante l'acquisizione da parte del gruppo Capitalia nel 2003.
Successivamente la maggior parte dei grossi gruppi bancari eliminarono completamente i costi del servizio Home Banking.
2. ORIGINI HOME BANKING
I primi veri e propri servizi online iniziarono a funzionare a partire dal 1981 a New York, quando quattro delle principali banche locali (Citibank, Chase Manhattan, Chemicals e Manufacturer Hannover) offrirono servizi di banca online fruibili attraverso il sistema Videotex (primo esempio mondiale di rete per la diffusione di messaggi).
Questo sistema conobbe presto il fallimento in gran parte del mondo. Ne fece eccezione il Regno Unito che sviluppò adeguatamente la tecnologia fino a dare vita nel 1983 al primo istituto in grado di offrire servizi bancari online da casa: il Nottingham Building Society. L’infrastruttura utilizzata si basava sul sistema Prestel, fruibile tramite un computer o una tastiera connessa alla rete telefonica ed alla televisione di casa. In tal modo era possibile per l’utente della banca online effettuare interrogazioni sul proprio conto e consultare il proprio saldo aggiornato, o ancora usufruire di operazioni come trasferimenti bancari o pagamenti vari (i più effettuati erano relativi alla bolletta per la fornitura elettrica, telefonica o del gas).
La prima istituzione finanziaria ad offrire il servizio di Internet Banking fu invece il Stanford Federal Credit Union, che rese disponibile per i propri clienti la prima banca online nell’ottobre del 1994.
3. SICUREZZA HOME BANKING
La questione principale dell’Internet banking, nonchè la sfida principale per la banca online, è il problema della sicurezza. La sicurezza rappresenta infatti il requisito fondamentale in un sistema del servizio home banking, per il semplice fatto che le informazioni finanziarie private, che viaggiano su un sistema di trasmissione non affidabile quale Internet, è potenzialmente alla mano di qualsiasi malintenzionato.
Il problema della sicurezza nell’home banking rappresenta pertanto l’aspetto più importante per due motivi: per garantire la tutela della privacy dei clienti di una banca online e per proteggere lo stesso dalle frodi.
La necessità di dover provvedere a delle tecnologie sempre più sicure ed affidabili, ha permesso uno sviluppo di sistemi crittografici (quelli che proteggono i nostri dati contro i malintenzionati) sempre più robusti ed attendibili, tanto che ormai la grande maggioranza delle truffe su Internet capitano per errore dello stesso utente, che in alcuni casi non tratta con la dovuta sicurezza i propri dati sensibili.
4. VANTAGGI HOME BANKING PER I CLIENTI
I vantaggi dei servizi di home banking sono evidenti ed immediati, come testimoniato anche dalla crescente adesione di utenti alle banche online. Il potenziale delle banche e dei pagamenti virtuali sembra essere illimitato e fino ad oggi solo parzialmente esplorato.
L'utente che decide di passare ad una banca online abbandonando la banca tradizionale compie senz'altro un passo molto importante, che può tuttavia rappresentare fonte di diversi benefici a condizione che si presti la dovuta attenzione all'atto della scelta di un nuovo conto corrente online. L’home banking è in costante aumento. Internet rappresenta il canale per eccellenza sul quale offrire servizi bancari per migliorare la soddisfazione della clientela ed aumentare le opportunità di cross-selling (tecnica di vendita che mira a indurre il cliente ad acquistare altri articoli associati a quello desiderato).
Ma allo stesso tempo, la banca online deve tenere presente che, come ogni altro canale elettronico, anche Internet ha le sue brevi cadute che possono comportare conseguenze anche molto gravi.
Vediamo in definitiva quali sono i maggiori benefici per il cliente di una banca online:
• riduzione dei costi di transazione: uno studio condotto da Booz Allen – Hamilton, società privata di consulenza americana ed è il lavoro contrattuale dello stato federale americano in materia di difesa e sicurezza, dimostra come il costo di un cliente che utilizza il bancomat sia per la banca pari ad 1 euro, mentre condurre la stessa operazione su Internet è solo un decimo del costo.
• scambio di informazioni più efficiente : Internet rende molto agevole il reperimento di informazioni disponibili.
Per i clienti dei servizi bancari è molto semplice visitare i siti relativi alle banche al fine di trovare la banca online più adatta alle proprie esigenze.
5. PERICOLI HOME BANKING CHE MINACCIANO IL CLIENTE
I primi pericoli che minavano la sicurezza dei nostri pc e dei dati in essi contenuti furono i programmi malevoli involontariamente attivati dall’utente, con conseguenze negative sul file system e sui dati di configurazione del sistema operativo. L’obiettivo dei fanatici informatici che li diffondevano era la fama e la popolarità,
nulla di più ma al contrario, non vuole nemmeno essere notato, in modo da potersi nascondere come un parassita all’interno del nostro computer al fine di estrapolare i dati necessari per rubare la nostra identità virtuale. E’ così che nascono i cosiddetti cavalli di troia, programmi invisibili che permettono però all’intruso di monitorare e di manipolare a distanza i dati contenuti sul nostro pc. Esistono però altri metodi che permettono ai nuovi criminali informatici di impossessarsi dei nostri dati di Internet banking, effettuando operazioni illecite dalla nostra banca online.
Ecco quali sono le minacce più insidiose:
• finte mail, consiste nell’inviare email fingendo di essere la nostra banca online. Il termine con cui spesso vengono chiamate prende il nome da un termine inglese che significa "pescare": poichè il malintenzionato spesso non sa realmente qual’è la nostra banca, manda diverse email ad una moltitudine di destinatari, figurativamente getta l’esca in attesa che qualche povero malcapitato “abbocchi” al tranello posto in atto. Le email inviate riproducono spesso perfettamente l’interfaccia grafica del sito della banca, presentando logo e intestazioni esattamente uguali all’originale, ed invitano il destinatario a fornire i propri dati sensibili come login personale di accesso e password, numero di carta di credito o del conto online ecc.
Spesso però ci si accorge della non veridicità della mail: guardando più o meno attentamente molto spesso troviamo errori grammaticali, incongruenze nel testo e poca professionalità. E’ bene ricordare comunque che in nessun caso banche e aziende di commercio on-line chiedono ai propri clienti di inviare dati sensibili via email, al di fuori delle sessione di transazione protette. Nel caso tuttavia nutriamo dei dubbi, possiamo telefonare alla nostra banca online facendo attenzione a contattare i corretti recapiti.
1. software autoinstallanti, infatti esistono alcuni software che si installano e si avviano all’insaputa dell’utente. Il loro compito è quello di monitorare tutte le operazioni effettuate dall’utente, e di trasmettere tali informazioni ad una terza persona che può sfruttarle per trarne un vantaggio. I moderni antivirus, molti dei quali disponibili gratuitamente su Internet, sono tuttavia in grado di impedire ogni accesso. E’ necessario tenere costantemente aggiornato il proprio software antivirus in quanto questi software si evolvono nel tempo diventando sempre più efficaci ed “invisibili”.
2. Altri accorgimenti, chi fa uso di internet tramite un pc accessibile anche ad altre persone deve fronteggiare delle insidie in più. E’ sempre consigliabile avviare sessioni con la nostra banca online da postazioni private, sfruttando cioè una connessione sicura a cui solo noi o le persone più fidate possono accedere. Tuttavia se proprio non possiamo fare a meno dell’Internet banking anche quando siamo fuori casa, è necessario porre in atto dei meccanismi di sicurezza ancora più scrupolosi per mantenere private le nostre informazioni bancarie. Un altro tipo di crimini consiste nel registrare la sequenza esatta dei tasti premuti sulla tastiera quando il pc viene utilizzato. Qualsiasi malintenzionato può in un secondo momento analizzare i dati recuperati da un particolare dispositivo, hardware o software, per trarre informazioni come ad esempio il nostro username e password che utilizziamo per connetterci alla banca online. Anche in questo caso, evitare complicazioni di questo tipo è semplice e basta solo un po’ di buon senso da parte dell’utente di Internet Banking. Disporre di un aggiornato e moderno software antivirus è sicuramente la soluzione ideale, per proteggersi anche dalle altre insidie della rete.
6. SERVIZI TRANSAZIONALI E NON TRANSAZIONALI SVOLTI
DALLA BANCA
Le soluzioni di internet banking hanno molte caratteristiche e peculiarità in comune, soprattutto quella dalla banca online di appartenenza. I servizi offerti sono generalmente tutti quelli offerti tradizionalmente dalla banca, più alcuni extra designati esclusivamente per le applicazioni bancarie online.
Vediamo nel dettaglio come si possono classificare i tipi di servizio più comunemente offerti dalla banca online: Servizi di natura transazionale: sono i classici servizi che prevedono transazioni finanziarie, quindi addebito o accredito su conto corrente ma anche pagamenti di fatture, la richiesta di un prestito online, di un mutuo ecc. Servizi non transazionali: sono le operazioni che non implicano trasferimenti su
conti correnti bancari, come le dichiarazioni on line o le interrogazioni alla banca sul saldo
del proprio conto corrente.
7. TIPOLOGIE DI INTERNET BANKING
Attualmente, possiamo distinguere tre diversi tipi fondamentali di Internet banking impiegati sul mercato.
Informativo: questo è il livello più elementare dell’Internet banking dove la banca effettua la diffusione di informazioni o la commercializzazione dei propri prodotti e servizi su un server stand alone, che sono server che non fanno parte di un’infrastruttura di rete ampia e fornisce servizi ai clienti senza risorse esterne. Questo livello di servizio di Internet banking può essere fornito dalla stessa banca online o da terze parti. Dato che il
server o il sito Web sono potenzialmente vulnerabili a modifiche da non autorizzati, il sistema deve essere in grado di prevenire possibili attacchi mettendo a punto le opportune misure di sicurezza.
Comunicativo: questo tipo di servizi bancari online permette l’interazione tra il sistema bancario ed il cliente. Il rischio in questa configurazione è senza dubbio superiore rispetto allo scenario descritto precedentemente, ed implica pertanto l’adozione di opportuni controlli in grado di prevenire, monitorare e registrare eventuali attentati o accessi non autorizzati. Il sistema comunicativo prevede che il cliente effettui la richiesta
online alla quale la banca risponde generalmente in tempo reale.
Transazionale: in questo ultimo sistema di Internet banking i clienti sono autorizzati anche ad eseguire operazioni di addebito/accredito. Questo sistema possiede il più alto livello di rischio e l’architettura sottostante deve poter garantire i controlli più stretti. Il cliente ha libero accesso nei pagamenti, delle bollette ad esempio, al trasferimento dei fondi ecc. Ovviamente uno scenario di questo tipo presuppone la messa in pratica da parte della banca online di standard di sicurezza particolarmente elevati.
8. FATTORI CHE CARATTERIZZANO L’HOME BANKING
E' necessario ponderare attentamente i pro ed i contro che una specifica banca presenta rispetto alla concorrenza riguardo l’home banking, fornendo una priorità personale ad ognuno di questi aspetti in modo da poter scegliere nel modo più consapevole possibile.
Gli aspetti da considerare sono:
1. accesso ai propri risparmi e vedere quanto tempo e quante operazioni occorrono per prelevare e investire i risparmi;
2. possibilità di effettuare trasferimenti/giroconti con la massima flessibilità e la minima spesa;
3. acquisti da Internet, pagamento delle bollette online o richiedere un mutuo o un prestito ondine;
4. facilità di interazione con una persona fisica in caso di domande, guasti o supporto tecnico;
5. indipendenza del conto corrente online, cioè se il conto è in grado di funzionare autonomamente anche se non viene utilizzato per lunghi periodi;
6. valutare se la banca è assicurata in caso di frodi online e ha predisposto gli standard di sicurezza per mettere al sicuro i risparmi dei propri clienti
Una volta comparati questi diversi aspetti dei vari conti correnti online, il cliente può decidere in modo più consapevole quale scelta si addice di più alle sue esigenze.
Ovviamente uno particolare tra questi diversi aspetti può avere una priorità superiore per il cliente rispetto alle altre: per esempio, forse per il cliente il fattore più importante è il tasso di interesse annuo e poco ti importa delle restanti opzioni. In questo caso potrebbe ovviamente rivolgersi alla banca che offre il tasso superiore, a prescindere da tutto il resto e una volta scelta la banca online che può soddisfa il cliente, non resta che
procedere alla sottoscrizione di un nuovo conto corrente online.
9. APERTURA CONTO ONLINE
Passare ad una banca online è un’operazione particolarmente semplice che può essere completata seguendo pochi passaggi direttamente dal nostro pc di casa. Come prima cosa dobbiamo scegliere la banca online che offre i servizi più adatti alle nostre esigenze. E’ un passaggio delicato che deve essere valutato scrupolosamente, senza affrettare le nostre decisioni e al giorno d’oggi esiste una concorrenza molto
sostenuta tra le banche che offrono servizi di home banking, e questo si tramuta in un vantaggio anche per l’utente finale che può scegliere la banca che offre soluzioni più vantaggiose.
Dopo che l’utente fa la scelta della banca su cui fare riferimento deve svolgere i
seguenti passi:
1. inserimento online dei propri dati personali. All’utente viene richiesto l’inserimento del proprio nome, cognome, indirizzo di email, numero di telefono (anche cellulare) e numero di intestatari del conto corrente da aprire. E’ inoltre necessario fornire il consenso al trattamento dei propri dati personali e l’adesione alle modalità contrattuali della banca. Non bisogna compiere l’errore di leggere rapidamente o addirittura di non
consultare il contratto perché il cliente può incorrere in eventi spiacevoli come, ad esempio, il pagamento di una clausola accettata ma non letta al momento della sottoscrizione del contratto;
2. ricevimento dei dati di accesso. Appena registrato, all’utente verranno forniti immediatamente un username e password personali, che l’utente dovrà custodire per evitare intrusioni al suo conto corrente ondine;
3. dopo qualche giorno verrà recapitato al cliente tramite posta o corriere, un kit contenente tutto il necessario per attivare il conto online in ogni singolo aspetto. Nel kit Ambito informaticosi troveranno le istruzioni necessarie per procedere all’attivazione dell’home banking, cioè un PIN e altri dati personali per garantire una sicurezza ancora superiore.
Tuttavia molti utenti potranno preferire aprire un conto corrente da filiale della banca online e questa modalità è consigliata agli utenti di internet meno esperti, o a quelli che comunque preferiscono il contatto umano quando si tratta di stipulare contratti relativi a servizi così importanti.
10. SVILUPPO HOME BANKING
L’home banking ha avuto una grandissima diffusione in questi ultimi anni anche in Italia. La crescita dell’Internet banking è un fattore molto incoraggiante, che ha spinto lemaggiori istituzioni finanziarie a rendere disponibili i propri servizi di banca online e il numero dei clienti bancari online è destinato a crescere significativamente negli anni a venire, non solo nei paesi più industrializzati ma anche in quelli in via di sviluppo.
La popolarità della banca online è maggiore nella fascia più giovane della popolazione, e tra i
clienti bancari più facoltosi. Lo sviluppo dell’Internet banking incoraggia le istituzioni finanziarie al frequente lancio di nuovi programmi in risposta alle mutevoli richieste dei clienti anche in funzione
del progresso tecnologico.
La banca online è spinta ad offrire servizi di internet banking costantemente migliorati, che permettano una migliore navigazione, un’integrazione dei vari servizi in un unico sistema, l’accensione di prestiti e mutui online, ed una perfetta integrazione con i siti di e-commerce.
Dai dati riportati su vari siti internet si può dedurre che l’home banking è poco utilizzato nell’età giovanile mentre è abbastanza costante dai 25 ai 54 anni. Comincia a esserci un aumento di persone che utilizzano l’home banking più spesso dai 65 ai 74 anni. Inoltre ha contribuito allo sviluppo dell’home banking anche il fatto che la banca tradizionale è limitata alla sua portata geografica, ma lo stesso non si può dire delle
banche online. L’Internet banking è infatti per sua natura senza confini: questo nuovo canale di consegna di prodotti e servizi può raggiungere anche le aree fino ad ora rimaste inesplorate.
11. DIRITTI DEL CLIENTE
Il cliente assume una serie di diritti anche prima di aprire un conto corrente. In particolare esso ha diritto di avere a disposizione il Foglio Informativo, un documento che evidenzia le caratteristiche, i rischi e i costi legati al conto corrente che si intende aprire. Ha poi il diritto di ottenere gratuitamente una copia completa del contratto e/o del Documento di Sintesi, senza che ciò comporti alcun impegno tra le parti. Ha il diritto di
essere a conoscenza dei costi legati al conto corrente. Al momento della firma del contratto invece, il cliente ha diritto a: guardare il Documento di Sintesi, che riporta le condizioni economiche del conto corrente, ricevere una copia del contratto, firmato dall’intermediario, e una copia del Documento di Sintesi. Questi fogli devono essere conservati a cura del cliente. Durante la normale durata del rapporto contrattuale il cliente ha inoltre diritto a ricevere comunicazioni periodiche sull’andamento del rapporto di conto corrente. Tali comunicazioni devono arrivare almeno una volta all’anno, attraverso un rendiconto, generalmente denominato estratto conto. Il cliente ha inoltre 60 giorni di tempo per contestare il rendiconto, a partire dal momento del ricevimento e ha poi il diritto di ricevere, a inizio anno, un rendiconto sulle spese di conto corrente per l’anno precedente. Inoltre il cliente può chiudere il conto corrente in qualsiasi momento, senza l’applicazione di alcuna penalità e senza nessun costo (grazie al decreto Bersani). Infine, dopo la chiusura del rapporto di conto corrente, il cliente ha diritto di ricevere il rendiconto, con tutte le movimentazioni che sono state
effettuato e il saldo del conto corrente stesso, nonché il Documento di Sintesi. Concludendo si può dire che ormai ai giorni nostri l’home banking viene utilizzato dalla maggior parte dei clienti delle banche che offrono questo servizio. Questo è testimoniato dal fatto che secondo un articolo del giornale “La Repubblica” nel 2010 sono registrati bonifici per un totale di 100 miliardi di euro. Ma la causa di questo boom
dell’utilizzo dell’home banking è da attribuire ai minori costi da sostenere per effettuare le varie operazioni e dalla comodità di effettuare operazioni bancarie direttamente da casa senza doversi spostare in banca, ma anche perché così il cliente ha la possibilità di controllare più velocemente e facilmente il proprio conto corrente online.
Grazie, utilissimi!
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